Dell'ennesimo episodio di vandalismo ai danni di un Caf della Roma-Lido ne abbiamo già scritto, grazie all'Associazione Trasportiamo e ne abbiamo parlato a Roma di Sera, ora tocca a voi commentare. Questo è un commento particolarmente articolato
Innanzitutto, i treni CAF tipo S/300 (quindi come quello in oggetto) in servizio sulle metropolitane A, B e Lido mi risulta siano stati invece tutti dotati fin dall'origine di coloritura antigraffiti, e pure i rivestimenti interni e gli arredamenti sono progettati e costruiti per resistere il più possibile alle azioni dei vandali, come del resto anche i treni della serie MA200, che furono i primi treni metropolitani per Roma ad avere tutte queste protezioni da queste mode idiote di oggi.
Ma, a parte questo, torniamo sempre al solito discorso: se l'opportuna vigilanza manca o è insufficiente e se questi vandali non vengono mai identificati e puniti a norma di legge sarà sempre così, non c'è da meravigliarsi.
Per confronto, diversi anni fa, ebbi la possibilità di visitare i depositi della metropolitana di Monaco di Baviera, in Germania, e gli accompagnatori raccontarono che, quando capita qualche vandalo, tre su quattro li riescono a beccare, e in tal caso i danni gli vengono con certezza addebitati. Se qui non ci si decide a fare altrettanto, non cambieranno mai le cose.
Del resto, verrebbe anche da chiedersi, sempre a titolo di esempio, come mai non ho mai visto un treno della società Italo imbrattato da questi vandali: evidentemente, questa società ci sta molto attenta, per quanto da essa dipenda, a tutelare i loro veicoli.
D'altra parte, chi ha una certa età e/o chi conosce la storia dei trasporti pubblici romani sa benissimo che taluni fenomeni di vandalismo già da molto tempo colpivano l'attigua metro B: negli anni Settanta, ad esempio, ricordo i sedili imbottiti in gommapiuma del materiale rotabile allora costituito dalle motrici serie MR 100, 200 e poi anche, dal 1976, MR 300, che venivano sistematicamente tagliati e distrutti, tant'è vero che la allora STEFER (poi ACOTRAL dal 1976) dovette sostituirli tutti con sedili in plastica rigida, sostituzione completata solo a fine anni Settanta.
Ricordo anche quando, nei primi anni Ottanta, alcuni treni serie MA100 della linea A furono temporaneamente utilizzati sulla Roma-Lido e sulla metro B (molti anni prima che vi ritornassero, sulla sola Roma-Lido, come Frecce del Mare), venendo anch'essi pesantemente vandalizzati: ignoti vandali spesso tagliavano a pezzi gli altoparlanti della diffusione sonora di avvisi al pubblico, presenti internamente (per la prima volta) su quelle motrici; purtroppo, anche allora, controlli e interventi punitivi a norma di legge se ne videro molto pochi, se non praticamente nessuno.
La differenza sostanziale con i tempi odierni fu che, all'epoca, tali fenomeni di vandalismo erano praticamente circoscritti alla sola metro B, mentre oggi sono, purtroppo, ampiamente diffusi, ed andrebbero combattuti con maggiore costanza e severità. Io continuo a constatare che, qui in Italia, c'è troppo permissivismo e tolleranza nella gestione di taluni fenomeni, tra i quali includo anche questo
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